Finanziamento azienda – Start Up: come attrarre finanziatori, i patti parasociali

Start Up e finanziamento azienda: come attrarre finanziatori (e sopravvivere) grazie ad adeguati patti tra soci

Alla base di ogni Start up di successo vi è sempre una valida idea: questo è un dato indiscutibile.

Ma qual è il secondo elemento essenziale, in ordine di importanza ?

Il finanziamento azienda?” ipotizzerebbe uno startupper inesperto.

Il team e le sue regole!!” risponderebbe il Finanziatore.

Anzi, molti Investitori affermano che il Team è addirittura l’elemento principale delle loro valutazioni.

Agli occhi dell’Investitore, infatti, scommettere su una sola persona è troppo rischioso: molteplici incognite di vita potrebbero portare il singolo ad abbandonare il progetto, senza contare che una sola persona non può certamente accollarsi tutte le attività e problematiche di una Start Up !

Per sviluppare un buon progetto è quindi imprescindibile costruire un valido Team, equilibrato quanto a competenze e ben affiatato: agli occhi dell’Investitore il Team è infatti garanzia di maggiore serietà, continuità e competenza.

Questa valutazione di favore è subordinato però ad una, fondamentale, condizione: che il Team si presenti assolutamente coeso (una falange macedone, per così dire !) grazie a regole interne chiare e vincolanti per tutti i membri.

Proprio esaminando i patti tra i founders, il Finanziatore capirà la maturità e la competenza del Team e potrà decidere di investire nel vostro progetto senza temere pericolose intemperanze o dissidi tra i soci (o futuri soci).

Ad esempio, il Finanziatore potrà così conoscere con certezza il ruolo e la competenza di ciascuno all’interno del progetto; potrà individuare chi abbia la rappresentanza legale del team (con conseguente certezza che gli accordi presi con il rappresentante vincoleranno automaticamente gli altri membri); avrà la sicurezza che ogni singolo membro si impegnerà nel progetto, perché i founders avranno previsto le conseguenze di eventuali inadempimenti degli altri soci, e così via.

Solo grazie ad adeguate regole dei rapporti interni (patti presocietari, patti parasociali e clausole statutarie), il team diventerà un soggetto credibile e attrattivo.

Senza contare che tali regole (se scelte con cura) tutelano gli stessi founders e garantiscono la loro posizione all’interno della Start Up.

Si aggiunga un ulteriore dato di grandissima importanza, ingiustamente sottovalutato: la scelta del tipo di società, così come l’inserimento di determinate clausole negli statuti o nei patti parasociali, consentono (ovvero precludono!) l’accesso a forme di eterofinanziamento particolarmente utili nell’ecosistema delle Start Up: obbligazioni, strumenti finanziari partecipativi, stock options, offerta al pubblico di prodotti finanziari anche mediante portali on line (equity-crowdfounding).

Inoltre rendono possibile per la NewCo. ottenere prestazioni di opere o di servizi, anche professionali (consulenze legali o tributarie, ad esempio) senza esborsi di denaro (work for equity).

A tal riguardo, è bene sapere che i modelli di statuti standard (si pensi alle Srl Semplificate) o standardizzati (statuti o patti parasociali che si trovano su internet), per lo più precludono tali possibilità e vanno quindi utilizzati con approccio critico e con estrema cautela!

In conclusione, prima di buttarsi a capofitto nella corsa ai finanziamenti, risulta fondamentale per i founders fissare le regole del proprio gioco, valutando le esigenze di oggi ma anche quelle di domani.

Ancor meglio, se queste scelte siano guidate da professionisti esperti che potranno “cucire sartorialmente” i patti più indicati per i singoli progetti e più attrattivi per Investitori e futuri soci.

Responsabilità delle Autostrade per danni causati da oggetti sulla sede stradale

Capita spesso che le nostre auto subiscano danni perché urtano grossi oggetti presenti sulla sede stradale.

A chi si può chiedere il risarcimento dei danni in tali casi? Quando si può parlare di responsabilità delle autostrade ?

L’art. 2051 Cod. Civ. stabilisce “ciascuno è responsabile dei danni cagionati dalle cose che ha in custodia” e quindi tale norma stabilisce una presunzione di responsabilità.

La Soc. Autostrade ha la custodia dell’autostrada e quindi, se si verifica un danno, si può presumere la sua responsabilità.

Occorre però anche ricordare che l’art. 2051 C.C. prosegue affermando: “salvo che si provi il caso fortuito”.

La Giurisprudenza della Cassazione ha affermato che si può ritenere che il danno derivi dal “caso fortuito” quando il danno è stato determinato da cause estrinseche ed estemporanee, create da terzi, le quali, nemmeno con l’uso della ordinaria diligenza, potevano essere tempestivamente rimosse.

Nel caso di danni causati da urti contro oggetti  presenti sulla sede autostradale, l’oggetto potrebbe esser stato perso da terzi (e cioè da qualche veicolo in transito), pochi istanti prima dell’urto.

In tali casi la Società Autostrade non potrebbe essere considerata responsabile essendo il fatto attribuibile al caso fortuito e cioè ad una situazione “estrinseca alla sfera d’influenza della Soc. Autostrade poiché creata da terzi in tempi rapidi”.

La responsabilità della Soc. Autostrade può esser ravvisata, in tali casi, solo nell’ipotesi in cui il danneggiato riesca a provare che l’oggetto (sebbene perso da terzi) si trovava da tempo sulla sede stradale, e che, la Società Autostrade, benchè avvertita  non era tempestivamente intervenuta a rimuoverlo.

*****

Esiste invece la responsabilità della Soc. Autostrade, ogni qualvolta  si verifica un danno causato da una buca del manto autostradale, da un calcinaccio che cade  staccandosi dalla volta di una galleria, ecc..

In tali casi infatti la Società Autostrade, che ha la custodia della strada e delle gallerie, è responsabile perché non ha provveduto ad una diligente custodia e manutenzione dei beni sottoposti alla sua sorveglianza.